lunedì 4 agosto 2008

Via alla raccolta firme per il «Parco del Garda»

Le associazioni rilanciano dopo il grido d’allarme di Legambiente Alto Lago.
Una legge di iniziativa popolare per la costituzione di due parchi regionali in Lombardia e in Veneto. È questa la proposta di alcune associazioni ambientaliste che stanno investendo le proprie energie in un ambizioso progetto: la nascita del “Parco del Garda” che comprenderà i comuni del lago e dell’entroterra da Salò ad Affi. Dopo le denunce di Legambiente sull’edilizia selvaggia sulle sponde del Benaco, interviene Emilio Crosato, riconfermato alla guida del comitato “Parco delle Colline Moreniche del Garda”.«Occorre mettere un limite alle nuove costruzioni - spiega - non solo per tutelare il paesaggio ma anche per i servizi che rischiano di diventare insufficienti. Mi riferisco per esempio alla raccolta dei rifiuti, ai liquami e ai problemi di viabilità». Per far fronte a queste nuove emergenze, il comitato ha deciso di fare squadra con le altre associazioni delle province di Brescia, Mantova e Verona in vista di un unico obiettivo: la nascita del Parco del Garda che comprenderà 18 comuni bresciani e 16 veronesi, a cui vanno aggiunti gli 8 mantovani che fanno già parte del parco del Mincio. Un’unica grande area, da Salò ad Affi fino ad arrivare al parco dell’alto Garda di cui fanno parte i comuni di Malcesine e Torri del Benaco. Si andrà così a tutelare l’area morenica di circa 120mila ettari abitata da oltre 300mila abitanti. Entro la fine della settimana si arriverà al testo definitivo della proposta di legge per poi partire con la raccolta delle firme a metà agosto. In questa impresa il comitato è supportato da un centinaio di associazioni del territorio. In Veneto si collabora anche con l’associazione “Salva Valpolicella” che raccoglierà le firme per la costituzione di un parco analogo. Il comitato è legato anche la campagna “Garda pulito, Mincio vivo” per interrompere lo scarico del depuratore di Peschiera nel fiume Mincio, le cui acque sono le più inquinate tra quelle analizzate da Legambiente. Sottolinea Crosato che «per sensibilizzare gli abitanti il prossimo anno organizzeremo una mostra itinerante nei comuni delle province di Brescia, Mantova e Verona. Esporremo foto storiche e attuali per vedere le trasformazioni del territorio avvenuti in questi ultimi 50 anni».

Sara Mauroner tratto da Bresciaoggi

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