Università della vela sotto inchiesta. È scattata questa mattina
l’operazione delle Fiamme Gialle «contro la lottizzazione abusiva di
un’estesa area a Campione, nel territorio comunale di Tremosine, e
l’abuso d'ufficio». Risultano indagati 20 responsabili tra
amministratori pubblici, imprenditori e professionisti, mentre sono
state sottoposte a sequestro preventivo 300 unità immobiliari, alcune
ancora in costruzione, per le quali, riferisce la Guardia di Finanza
«sussiste un concreto, grave pericolo per l’incolumità pubblica».
leggi articolo
martedì 9 luglio 2013
mercoledì 14 marzo 2012
mercoledì 14 settembre 2011
La battaglia sul gassificatore
fonte: BresciaoggiVenerdì 09 Settembre 2011 LETTERE AL DIRETTORE
Egregio direttore, alcuni mesi or sono, era maggio, la proposta di realizzare, a Bedizzole, un gassificatore di deiezioni avicole (pollina) ebbe ampio spazio nelle cronache locali.
Molti, infatti, gli articoli e servizi dedicati all'argomento, e molta anche l'attenzione manifestata dai cittadini, e dalle Amministrazioni dei Comuni contermini a Bedizzole. Molto partecipate le assemblee, e riunioni, tenutesi nei vari Comuni, che hanno visto la presenza di cittadini preoccupati per le conseguenze di carattere sanitario ed ambientale collegate a tale progetto. Preoccupazioni che hanno motivato la petizione popolare sottoscritta, in pochissimo tempo, da migliaia di cittadini (circa diecimila firme).
Molta, anche l'attenzione, e la preoccupazione, delle amministrazioni locali, come testimonia il fatto che i Consigli comunali e/o le Giunte comunali di Bedizzole, di Calvagese della Riviera, di Padenghe sul Garda, di Lonato del Garda, di Prevalle, di Calcinato e di Muscoline hanno approvato delibere di contrarietà al rilascio dell'autorizzazione, rilascio che compete alla Provincia. Anche nel Consiglio Provinciale di Mantova, l'argomento del Gassificatore di Bedizzole è stato messo all'ordine del giorno.
Dopo la manifestazione del 3 maggio scorso, tenutasi in occasione della Conferenza dei Servizi, forse il momento di massimo interesse, e clamore, la sospensione del Procedimento Autorizzativo, ed il periodo estivo hanno contribuito a raffreddare gli animi. Non per questo l'attività del Comitato si è fermata, anzi. Si è lavorato «dietro le quinte» portando all'attenzione delle istituzioni (Provincia, Regione, Arpa, Asl, ecc.) le varie problematiche e cercando di coinvolgere nuovi soggetti nell'attività di opposizione.
Questo lavoro «sommerso», oltre che non essere stato sufficientemente pubblicizzato dal Comitato, per ovvi limiti gestionali ed organizzativi, non è stato ripreso, ed evidenziato, in modo adeguato dai mezzi di informazione, facendo insorgere nell'opinione pubblica la convinzione che, ormai, di quel progetto non se ne sarebbe più fatto nulla. Niente di più sbagliato, e pericoloso pensare questo. Passato il mese di agosto, e finito il periodo delle ferie, entro settembre dovrebbe essere convocata la Conferenza dei Servizi, ed il Procedimento dovrebbe riprendere. E riprenderà con alcuni dei principali protagonisti (la ditta proponente l'impianto ed il Comitato Civico «Salute e Ambiente» di Bedizzole) più agguerriti, e motivati, di prima.
La ditta sarà più agguerrita perché vede messo in discussione, dalla sollevazione popolare rappresentata dal Comitato, un progetto che possiamo, tranquillamente, definire un «grosso affare» se pensiamo alle cifre in ballo, riferite ai finanziamenti utilizzabili per la costruzione dell'impianto ed agli incentivi (contributi) derivanti dalla vendita dell'energia elettrica prodotta e, magari, anche facendosi pagare per smaltire la Pollina degli altri allevatori.
Per contro, il Comitato sarà più agguerrito e motivato perché è maggiormente consapevole delle conseguenze negative che ricadranno, in modo particolare, sulla comunità locale, ma anche sulle comunità di un'area molto più vasta di quella interessata direttamente dal progetto in questione. Quindi, come si può leggere sul sito www.comitatocivicobedizzole.it il Comitato si prepara ad un «autunno caldo» e per questo spera di poter contare sulla collaborazione , e sul sostegno di tutti, cittadini ed Amministrazioni comunali che siano, oltre che delle numerose associazioni e comitati che, in questi mesi ci hanno contattato e sostenuto.
Quanto esposto, si traduce con l'attuazione di alcune iniziative finalizzate a «riaccendere i riflettori» sull'argomento. Tra queste iniziative, due soprattutto. La prima sarà un'assemblea pubblica, da tenersi a Bedizzole, che il Comitato si accinge a convocare, presumibilmente a metà settembre, che vedrà la partecipazione di esperti qualificati che affronteranno, ed illustreranno, le problematiche sanitarie ed ambientali. La seconda sarà una «grande» manifestazione pubblica, di protesta, da tenersi davanti agli uffici della Provincia, in occasione della prossima Conferenza dei Servizi. Per la buona riuscita di queste iniziative serve la mobilitazione e la partecipazione di tutti.
Ivan Facchetti
BEDIZZOLE
Egregio direttore, alcuni mesi or sono, era maggio, la proposta di realizzare, a Bedizzole, un gassificatore di deiezioni avicole (pollina) ebbe ampio spazio nelle cronache locali.
Molti, infatti, gli articoli e servizi dedicati all'argomento, e molta anche l'attenzione manifestata dai cittadini, e dalle Amministrazioni dei Comuni contermini a Bedizzole. Molto partecipate le assemblee, e riunioni, tenutesi nei vari Comuni, che hanno visto la presenza di cittadini preoccupati per le conseguenze di carattere sanitario ed ambientale collegate a tale progetto. Preoccupazioni che hanno motivato la petizione popolare sottoscritta, in pochissimo tempo, da migliaia di cittadini (circa diecimila firme).
Molta, anche l'attenzione, e la preoccupazione, delle amministrazioni locali, come testimonia il fatto che i Consigli comunali e/o le Giunte comunali di Bedizzole, di Calvagese della Riviera, di Padenghe sul Garda, di Lonato del Garda, di Prevalle, di Calcinato e di Muscoline hanno approvato delibere di contrarietà al rilascio dell'autorizzazione, rilascio che compete alla Provincia. Anche nel Consiglio Provinciale di Mantova, l'argomento del Gassificatore di Bedizzole è stato messo all'ordine del giorno.
Dopo la manifestazione del 3 maggio scorso, tenutasi in occasione della Conferenza dei Servizi, forse il momento di massimo interesse, e clamore, la sospensione del Procedimento Autorizzativo, ed il periodo estivo hanno contribuito a raffreddare gli animi. Non per questo l'attività del Comitato si è fermata, anzi. Si è lavorato «dietro le quinte» portando all'attenzione delle istituzioni (Provincia, Regione, Arpa, Asl, ecc.) le varie problematiche e cercando di coinvolgere nuovi soggetti nell'attività di opposizione.
Questo lavoro «sommerso», oltre che non essere stato sufficientemente pubblicizzato dal Comitato, per ovvi limiti gestionali ed organizzativi, non è stato ripreso, ed evidenziato, in modo adeguato dai mezzi di informazione, facendo insorgere nell'opinione pubblica la convinzione che, ormai, di quel progetto non se ne sarebbe più fatto nulla. Niente di più sbagliato, e pericoloso pensare questo. Passato il mese di agosto, e finito il periodo delle ferie, entro settembre dovrebbe essere convocata la Conferenza dei Servizi, ed il Procedimento dovrebbe riprendere. E riprenderà con alcuni dei principali protagonisti (la ditta proponente l'impianto ed il Comitato Civico «Salute e Ambiente» di Bedizzole) più agguerriti, e motivati, di prima.
La ditta sarà più agguerrita perché vede messo in discussione, dalla sollevazione popolare rappresentata dal Comitato, un progetto che possiamo, tranquillamente, definire un «grosso affare» se pensiamo alle cifre in ballo, riferite ai finanziamenti utilizzabili per la costruzione dell'impianto ed agli incentivi (contributi) derivanti dalla vendita dell'energia elettrica prodotta e, magari, anche facendosi pagare per smaltire la Pollina degli altri allevatori.
Per contro, il Comitato sarà più agguerrito e motivato perché è maggiormente consapevole delle conseguenze negative che ricadranno, in modo particolare, sulla comunità locale, ma anche sulle comunità di un'area molto più vasta di quella interessata direttamente dal progetto in questione. Quindi, come si può leggere sul sito www.comitatocivicobedizzole.it il Comitato si prepara ad un «autunno caldo» e per questo spera di poter contare sulla collaborazione , e sul sostegno di tutti, cittadini ed Amministrazioni comunali che siano, oltre che delle numerose associazioni e comitati che, in questi mesi ci hanno contattato e sostenuto.
Quanto esposto, si traduce con l'attuazione di alcune iniziative finalizzate a «riaccendere i riflettori» sull'argomento. Tra queste iniziative, due soprattutto. La prima sarà un'assemblea pubblica, da tenersi a Bedizzole, che il Comitato si accinge a convocare, presumibilmente a metà settembre, che vedrà la partecipazione di esperti qualificati che affronteranno, ed illustreranno, le problematiche sanitarie ed ambientali. La seconda sarà una «grande» manifestazione pubblica, di protesta, da tenersi davanti agli uffici della Provincia, in occasione della prossima Conferenza dei Servizi. Per la buona riuscita di queste iniziative serve la mobilitazione e la partecipazione di tutti.
Ivan Facchetti
BEDIZZOLE
lunedì 5 settembre 2011
SIRMIONE, punta Grò invasa da alghe putride e anguille morte
È allarme in questi giorni sulle coste di Punta Grò a Sirmione. Alghe in putrefazione, anguille morte e cattivi odori sono da qualche giorno un grosso problema. La denuncia arriva dal comitato locale per la tutela di Punta Grò, che ha fatto un sopralluogo ieri mattina in collaborazione con Legambiente e con il Parco delle Colline Moreniche. Le cause sono sconosciute ma la siccità e il relativo abbassamento del livello del lago non aiutano a migliorare. «Dal 21 agosto la situazione è andata peggiorando - spiega la presidente del comitato Laura Simeoni - oltre al visibile degrado della spiaggia assistiamo alla moria di anguille e altri animali. Da Pasqua ad oggi abbiamo trovato otto volatili morti per intossicazione. Ora l' Asl sta eseguendo controlli, ma occorre più attenzione e coinvolgimento da parte del Comune».
«Sarebbe opportuno - suggeriscono gli ambientalisti - procedere sia all'analisi delle acque sia al potenziamento dei cartelli, per evitare i casi in cui viene somministrato cibo non idoneo agli animali. Si dovrebbero inoltre installare contenitori chiusi per i rifiuti, così che i volatili, in particolare i cigni, non abbiano accesso».
Già ieri mattina un gruppo di persone del club «Gestione tempo libero» ha iniziato la rimozione delle alghe. «Siamo però contrari ad azioni indipendenti - evidenzia la presidente - occorre un maggiore coordinamento per evitare di peggiorare la situazione». Questo coordinamento, secondo il comitato, toccherebbe proprio al Comune. «Sarebbe utile stilare un protocollo di intervento locale da attuare in situazioni di emergenza. I volontari per lo più sprovvisti di mezzi hanno avuto difficoltà nel recuperare i volatili moribondi, non disponendo di imbarcazioni, attrezzature e luoghi dove custodire gli animali recuperati. Se il sindaco raccogliesse la disponibilità di altri soggetti, quali i pescatori, oltre a quella dei volontari e dei gruppi animalisti, si potrebbe pensare seriamente di costituire qualcosa di concreto, senza costi aggiuntivi per il Comune».
di S.MA. fonte: bresciaoggi.it
«Sarebbe opportuno - suggeriscono gli ambientalisti - procedere sia all'analisi delle acque sia al potenziamento dei cartelli, per evitare i casi in cui viene somministrato cibo non idoneo agli animali. Si dovrebbero inoltre installare contenitori chiusi per i rifiuti, così che i volatili, in particolare i cigni, non abbiano accesso».
Già ieri mattina un gruppo di persone del club «Gestione tempo libero» ha iniziato la rimozione delle alghe. «Siamo però contrari ad azioni indipendenti - evidenzia la presidente - occorre un maggiore coordinamento per evitare di peggiorare la situazione». Questo coordinamento, secondo il comitato, toccherebbe proprio al Comune. «Sarebbe utile stilare un protocollo di intervento locale da attuare in situazioni di emergenza. I volontari per lo più sprovvisti di mezzi hanno avuto difficoltà nel recuperare i volatili moribondi, non disponendo di imbarcazioni, attrezzature e luoghi dove custodire gli animali recuperati. Se il sindaco raccogliesse la disponibilità di altri soggetti, quali i pescatori, oltre a quella dei volontari e dei gruppi animalisti, si potrebbe pensare seriamente di costituire qualcosa di concreto, senza costi aggiuntivi per il Comune».
di S.MA. fonte: bresciaoggi.it
lunedì 11 luglio 2011
DESENZANO Maxi-progetti, voto sul filo di lana
Com'era nell'aria, molta gente ieri (7 luglio per chilegge) sera è accorsa a palazzo Bagatta per seguire il Consiglio comunale, che all'Ordine del giorno presentava i due Piani integrati d'intervento da approvare: i discussi progetti delle Tassere e delle Grezze, che alla fine sono andati all'approvazione con una maggioaranza risicatissima. Secondo le indicazioni di voto (il giornale è andato in stampa prima della chiusura della seduta), il risultato è stato di 11 a 10 per la maggioranza, contro la quale si sono espressi 7 consiglieri del centrosinistra e 2 della Lega più Paolo Barziza del Pdl.
Partecipazione con tanto di «sit-in» del comitato «Desenzano Resiste», che ha accolto con contestazioni l'arrivo degli amministratori a Palazzo Bagatta. Un prologo si era avuto alla spiaggetta Feltrinelli mercoledì sera (vedi articolo qui a lato) quando oltre 300 persone avevano partecipato al raduno per dissentire dalla decisione di eliminare la spiaggia, come prevede invece il progetto di ristrutturazione del lungolago legato al Piano integrato «Tassere».
La convenzione che sta alla base del piano delle Tassere vede infatti un importo di 5 milioni di euro erogati dai privati in cambio del permesso di costruire 49mila mq tra San Martino e Rivoltella: quei 5milioni il Comune li vorrebbe investire appunto sul lungolago. Il piano prevede un ampliamento a lago di 10 metri di pavimentazione dal vicolo Lavandaie alla rotatoria di via Gramsci, la realizzazione con ampliamento a lago di 34 metri di pavimentazione dalla rotatoria Gramsci al centro Desenzanino e la completa cancellazione della spiaggetta Feltrinelli (punto contestato già da parecchi cittadini). La seduta consiliare era cominciata con una richiesta di pregiudiziale (poi respinta) del capogruppo del centrosinistra Fiorenzo Pienazza su una questione regolamentare. Sosteneva che i verbali delle commissioni sono da equiparare agli atti comunali e, come tali, avrebbero dovuto essere messi a disposizione dei consiglieri 5 giorni prima della seduta.
Partecipazione con tanto di «sit-in» del comitato «Desenzano Resiste», che ha accolto con contestazioni l'arrivo degli amministratori a Palazzo Bagatta. Un prologo si era avuto alla spiaggetta Feltrinelli mercoledì sera (vedi articolo qui a lato) quando oltre 300 persone avevano partecipato al raduno per dissentire dalla decisione di eliminare la spiaggia, come prevede invece il progetto di ristrutturazione del lungolago legato al Piano integrato «Tassere».
La convenzione che sta alla base del piano delle Tassere vede infatti un importo di 5 milioni di euro erogati dai privati in cambio del permesso di costruire 49mila mq tra San Martino e Rivoltella: quei 5milioni il Comune li vorrebbe investire appunto sul lungolago. Il piano prevede un ampliamento a lago di 10 metri di pavimentazione dal vicolo Lavandaie alla rotatoria di via Gramsci, la realizzazione con ampliamento a lago di 34 metri di pavimentazione dalla rotatoria Gramsci al centro Desenzanino e la completa cancellazione della spiaggetta Feltrinelli (punto contestato già da parecchi cittadini). La seduta consiliare era cominciata con una richiesta di pregiudiziale (poi respinta) del capogruppo del centrosinistra Fiorenzo Pienazza su una questione regolamentare. Sosteneva che i verbali delle commissioni sono da equiparare agli atti comunali e, come tali, avrebbero dovuto essere messi a disposizione dei consiglieri 5 giorni prima della seduta.
giovedì 12 maggio 2011
giovedì 18 novembre 2010
RETE ANTIMAFIA di BRESCIA
In questi giorni a Brescia si sta svolgendo, nel disinteresse generale, un processo contro una ‘ndrina che utilizzava le discoteche del Basso Garda come base per i suoi traffici (droga, armi, prostituzione). Un gruppo di associazioni, preoccupate da quanto emerso durante il dibattimento, ha fondato la RETE ANTIMAFIA di BRESCIA. Ora vogliamo sensibilizzare il popolo della notte relativamente a tutto ciò, con un VOLANTINAGGIO DAVANTI ALLA DISCOTECA per mantenere alta l’attenzione su quello che è successo e potrebbe succedere di nuovo sulle rive del Garda!
RitrovoVENERDI’ 19 NOVEMBRE 2010 ore 23.30 al parcheggio del Biblò.
RitrovoVENERDI’ 19 NOVEMBRE 2010 ore 23.30 al parcheggio del Biblò.
Iscriviti a:
Post (Atom)